mercoledì 27 maggio 2009

Il ritorno barilliano della signora Mazzini

Non m'è dispiaciuto il nuovo spot Barilla delle trenette al pesto. Certo, i contenuti sono sempre gli stessi, ma la storia si lascia vedere, non c'è che dire. Il target è stato ringiovanito con conseguente sparizione di fedi al dito e casa di campagna (dei genitori?) occupata da un nutrito gruppo di giovani baccanti in onore della sacra trenetta.
Ma chi ha capito che lo speaker è nientepopodimeno che Mina? Yes, Mina Mazzini. Da un aspetto, questo è un problema. Se gli stessi pubblicitari non sono in grado di riconoscere La Voce, potrà farlo il pubblico medio? Lo dubito con riserva. Sotto una certa età, molto probabilmente no. Ma al di sopra di essa?
Là si trova un target di consumatori cresciuti a Carosello, quando Mina in persona decantava la cuoca che c'è in ogni massaia (e di conseguenza in ogni figlia della massaia) degli anni Sessanta.
Quindi, da un lato lo spot non raggiunge subito tutti, dall'altro lato, raggiunge tutti con due storie diverse. I giovani ed ignoranti succhiatrenette e i fan (chi non lo è) di una Mina di memoria beat.

Ecco lo spot:



E il Carosello del 1967 (notare le soluzioni registiche):

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